Presentazione dei testi "Genitori e Figli del Terzo Millennio" e "La Crisi Familiare Oggi


"Tascabile: "GENITORI E FIGLI DEL TERZO MILLENNIO. "Nemici" sotto lo stesso tetto".

Le relazioni familiari relativamente ai diversi modi di fare e di essere e sentirsi famiglia nelle società occidentali del terzo millennio si configurano sempre più come rapporti contrattuali asettici basati sulla ottimizzazione delle performances dei comportamenti dei componenti il nucleo familiare (efficienza) e sulla contrattualità, basata sul conseguimento di risultati funzionali all’auto-mantenimento del sistema familiare (produttività/funzionalità).  Così rappresentate le relazioni fra i componenti il nucleo familiare assumono l’astrattezza  dei ruoli funzionali tipici del sistema aziendale e degli apparati burocratici con caratteristiche di impersonalità che prescindono da qualsiasi connessione emotiva ed affettiva ma che proprio in quanto privi di tessuto connettivo non presentano i connotati tipici dei legami familiari tradizionali strutturati sul rispetto reciproco e sulla condivisione del rispetto dei codici significanti di tali rapporti. I codici che distinguono i rapporti all’interno del sistema familiare da quelli che caratterizzano i rapporti all’interno dei sistemi burocratici ed aziendali sono proprio quelli dell’empatia, dell’emotività, dell’affettività che giustificano e danno senso ai comportamenti orientati al perseguimento dell’equilibrio e dell’armonia degli elementi costitutivi del nucleo familiare che su questi stessi fonda le proprie origini. I programmi di prevenzione che intendano recuperare e ridimensionare gli effetti e le conseguenze a livello individuale della perdita di tali fondamentali presupposti non possono prescindere dall’utilizzo di strumenti e tecniche volte alla rilevazione e quindi al recupero di tali fondamentali equilibri . Gli strumenti   più adeguati saranno dunque quelli in grado di cogliere nel percorso evolutivo ,eventuali forme di disagio dei soggetti in crescita valutandoli a partire dalla rilevazione del temperamento , del carattere e dell’intelligenza oltre che del livello di maturità. L’applicazione sinergica della grafologia , della psico-pedagogia , della medico-grafopatologia in ambito scolastico permettono oltre la rilevazione di eventuali criticità a livello biopsicoindividuale , anche di orientare il soggetto favorendone lo sviluppo delle potenzialità e delle capacità attitudinali. .

Indice
PREMESSA  Disagio giovanile, Disagio esistenziale, Disagio di civiltà » 7
PARTE PRIMA  La famiglia come "azienda" »  31
PARTE SECONDA  L'importanza della prevenzione » 39
PARTE TERZA   Gli omicidi intrafamiliari:  l'uso della grafologia e dei test grafici per un recupero "preventivo"» 45
BIBLIOGRAFIA » 55

“LA CRISI FAMILIARE OGGI.. Dalle origini della crisi all’omicidio”

L’ultimo decennio del secolo scorso è stato caratterizzato da un notevole incremento di fenomeni omicidiari nell’ambito della famiglia . In particolare , in questa ricerca l’attenzione è andata ad un particolare crimine intrafamiliare, il genitoricidio/parenticidio, analizzato a partire dall’ampia casistica che nel periodo considerato ha affollato la cronaca nera e sconvolto gli orizzonti di una vasta parte dell’opinione pubblica, non solo per la concentrazione numerica dei casi verificatisi nel periodo considerato e per l’efferatezza delle modalità omicidiarie , ma soprattutto per la caratteristica, comune a quasi tutti i fenomeni di genitoricidio analizzati, dell’assenza di un movente evidente, ricollegabile alle spinte pulsionali omicidiarie. I casi di E. De Nardo e P. Maso, presi in esame come emblematici dell’universo di riferimento , ad una più attenta analisi criminologia hanno rivelato che sedimentazioni profonde di conflittualità ed incomprensioni familiari reali o percepite nei vissuti evolutivi di soggetti con personalità problematiche , possono generare, e di fatto in questi casi generano, in tali soggetti spinte pulsionali omicidiarie, di particolare violenza,  sostenute, anziché da un movente razionale, da motivazioni inconscie , riferibili ad una forma di reattività irrazionale che scaturisce da sentimenti ostili a lungo repressi . La concomitanza di una sorta di anestesia dei sentimenti , tipica degli adolescenti del terzo millennio e la propensione, sempre  più crescente, all’uso di sostanze stupefacenti , divenuta distintiva di uno status socio-economico tipico delle società occidentali globalizzate , favoriscono ed aumentano il senso di malessere personale, talvolta fino all’esplosione omicidiaria . Modelli come quello messo a punto nella fase della spendibilità progettuale di questa ricerca nell’ambito di programmi di  protezione/prevenzione primaria, così tanto invocata ma altrettanto poco praticata,  rappresenterebbe forse l’unica possibilità di cogliere ex ante come “recupero preventivo” i segnali di allarme di disagi che si manifestano  sempre a livello individuale, così come emerso nello studio condotto e che meritano di essere accolti e considerati ed interpretati, prima di diventare materia ed oggetto di indagine criminale.
 
INDICE
PREFAZIONE (di Francesco Bruno) pag. 7

CAPITOLO PRIMO
ALLORIGINE DELLA CRISI FAMILIARE
1.1. La famiglia grembo del crimine » 13
1.2. Il nucleo familiare si spezza » 18
1.3. Gli omicidi intrafamiliari senza apparente motivo:la mistificazione nel parenticidio e nel genitoricidio privo di movente » 26
1.4. Considerazioni sugli omicidi in famiglia » 34
1.5. L’elemento narcisistico del soggetto affetto da disturbi borderline nel nucleo familiare in crisi » 45
1.6. Malattia mentale e pericolosità sociale dei figli nella famiglia come grembo del crimine » 48

CAPITOLO SECONDO
ALLE ORIGINI DELLA CRISI FAMILIARE
2.1. I fenomeni di distruttività » 61
2.2. Comportamenti violenti e disturbo mentale generati nel grembo domestico » 74

CAPITOLO TERZO
LA CORTE D’APPELLO DI TORINO ED IL PROCESSO AD ERIKA DE NARDO
3.1. Il processo a Erika De Nardo » 85
3.2. Il processo a Pietro Maso » 87

CAPITOLO QUARTO
LE VALUTAZIONI PERIZIALI E LE INTERVISTE: LA FAMIGLIA COME NUCLEO DI RELAZIONI IN CRISI
4.1. Valutazioni circa l’esito delle perizie » 91
4.2. L’esito delle interviste » 110
4.3. Nuovi elementi rispetto all’eziologia e alla tipologia dei crimini infrafamiliari » 114

CAPITOLO QUINTO
ESAME GRAFOLOGICO CONDOTTO DAL PROF. ALBERTO BRAVO E RICOSTRUZIONE ANAMNESTICA DEL VISSUTO DI ERIKA DE NARDO E PIETRO MASI NEL QUADRO DEI RAPPORTI NELLA FAMIGLIA
5.1. I fondamenti dell’analisi grafologica condotta pag. 141
5.2. Considerazioni sull’analisi grafologica in ambito periziale » 163
5.3. L’analisi grafologica come attività di supporto ai Piani territoriali d’intervento con sostegno della famiglia » 175

CAPITOLO SESTO
LA PROTEZIONE/PREVENZIONE PRIMARIACOME SUPERAMENTO DELLA FASE DI RECUPERO
6.1 L’importanza della prevenzione » 181
6.2 Progetto di prevenzione primaria del comportamento criminale, realizzato in ambito scolastico » 190
6.3 Applicazione del Progetto » 193

CAPITOLO SETTIMO
LA VALUTAZIONE SULLA VALUTAZIONE
7.1 Valutazione del progetto di prevenzione primaria da parte di alcuni autorevoli esperti del gruppo di controllo » 197
7.2 L’esito delle interviste su “domande di Controllo » 198
7.3 Commento » 206
 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE » 211
 POSTOFAZIONE (di Gilda Scardaccione) » 217
 BIBLIOGRAFIA » 229
 SITOGRAFIA » 241
 APPENDICE » 243
 TABELLE FUORI TESTO » 253
 RINGRAZIAMENTI » 259


 

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Immagini

mara G. Cifaldi - L. Frudà - G. Scardaccione - M. Massai - B. Gallo - F. Piacenti - P. Taddia - N. Fusaro
mara Fabio Piacenti, presidente dell'EURES
mara relatori: Manetti - Cifaldi - Frudà - Scardaccione - Massai - Gallo - Piacenti - Taddia - Fusaro
mara Francesco Bruno, Direttore e Responsabile del Master

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